L'esperienza insegna che non si inventa nulla (ottobre 2016)

Per chi, come me, calca il Mercato Assicurativo dagli anni '80, sarà facile capire che nulla cambia ed i buoni prodotti assicurativi sono sempre e solo quelli che pagano i sinistri bene. Infatti le nuove tecnologie non hanno risolto il problema legato alla bontà o meno del contratto di assicurazione e, soprattutto, non hanno potuto minimamente ovviare alla necessità di un bravo consulente assicurativo a garanzia di un buon prodotto. I comparatori di tariffe online sono di fatto puntati solo a far scegliere il prodotto meno caro e quindi il peggiore con buona pace dell'agenzia online che cerca di deridere l'attività dell'agente di assicurazione; che pure incarna - con uno spot dove promette grandi sconti - come se il costo di una polizza RC Auto fosse rappresentato dalle commissioni percepite dall'intermediario e non dalla triste realtà. Infatti si opera in Mercato drogato da una legge assurda sull'indennizzo diretto e dagli automobilisti italiani che, giustamente, sono noti come i peggiori al Mondo e tutti noi, guidando ogni, giorno possiamo solo confermare. L'idea che una app possa consentire ad un assicurato Italiano di risparmiare soldi sull'assicurazione auto confrontando il prezzo dei contratti e non le condizioni, dovrebbe far capire ai vari operatori del Mercato online, che se fosse vera la loro teoria tutti dovremmo avere auto cinesi ed invece chissà perché in giro vedo solo auto tedesche ed italiane: certamente le migliori. Quindi perché i vari soggetti “online” alcuni addirittura suggeriscono di stracciare la polizza RC Auto senza aver letto il codice civile che invece precisa che il contratto di assicurazione deve essere provato per iscritto, o che raccontano di fantastiche vacanze finanziate con il risparmio ottenuto dalla polizza RC Auto (ma se cerco di spendere poco perché non ho soldi, il risparmio lo userò per comprare cibo non per andare due giorni a Monte-Carlo no?) Eppure o si pensa che gli Assicurati Italiani siano dei rimbambiti a cui puoi raccontare qualsiasi baggianata, fargli scaricare una app e vendergli una polizza super economica (non per il prezzo ma per i contenuti perché sia chiaro nessuno inventa nulla, le offerte online pagano i sinistri come le Imprese non online e quindi, statene certi, hanno gli stessi identici costi di tutti gli altri) oppure bisogna mettere gli assicurati in condizione di capire prima che risparmiano solo perché la polizza ha qualità inferiore e non perché online costa meno. Le differenze di costo sono sempre molto marginali come elemento di scelta e comunque il contratto ideale non è mai quello che costa meno ma è sempre quello che scontenta le due parti in modo simile. Sarebbe auspicabile che qualche Autorità realizzasse spot di pubblicità dove spiegasse, magari con una scenetta, i rischi di una rivalsa su una polizza RC Auto. Infatti se causate un danno a qualcuno potete sempre mettervi d'accordo, ma se avete un debito verso una Impresa di Assicurazioni state sicuri che i migliori avvocati vi perseguiranno fino al pagamento totale. Certo se siete nullatenenti e magari senza fissa dimora allora potete anche correre il rischio di subire una rivalsa per una polizza sottoscritta tenendo solo conto del prezzo e senza l'assistenza di un agente o broker assicurativo. Ma in Italia i vagabondi nullatenenti vanno in giro senza assicurazione (purtroppo senza finire in galera) perché non possono neppure permettersi i costosi canoni di accesso ad Internet: figuriamoci una polizza online. Del resto pensateci: Internet è una grande rete libera e gratuita, in molti paesi però l'accesso alla rete è gestito da grosse e grasse società telefoniche (cioè i nemici della rete per definizione) che non solo hanno occupato di prepotenza lo spazio dei provider internet indipendenti, ma tartassano anche i clienti vendendo, molto spesso, il traffico a volume mentre “comprano” (si fa per dire in quanto oggi le interconnessioni sono praticamente gratuite) il segnale Internet a tempo e non a volume. Insomma prendiamo dalla rete Internet solo il peggio di quello che può offrire: alti costi di accesso e disinformazione pericolosa. Pazienza noi non trattiamo RC Auto ma io mi indigno lo stesso perché dopo anni dove le Imprese di Assicurazioni hanno imposto le loro regole, l'unica difesa del consumatore è rappresentata dall'Agente di Assicurazione o dal Broker che non costano nulla al cliente finale ma forniscono una consulenza professionale ed una assistenza che protegge gli Assicurati dalle Imprese male intenzionate o anche solo male organizzate o troppo orientate al proprio profitto.

Ricordo che è stato finalmente pubblicato il provvedimento per il pagamento del contributo di vigilanza dovuto entro il 30.11.2016 (salvo le proroghe per le zone terremotate). Per il pagamento collegarsi a https://ivass-linkmate.novares.it/ digitando il proprio codice fiscale/partita IVA e il codice RUI (10 caratteri compresa la lettera iniziale). Infine ricordo che le ultime interpretazioni pongono al 26.11.2016 la data entro la quale dovrà essere adottato il provvedimento n. 46 del 3.5.2016 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 125 del 30.5.2016. Tali adempimenti consistono nella redazione di una procedura di gestione dei reclami da aggiornare annualmente, tenere un registro dei reclami in caso di richiesta da parte dell'IVASS e modificare il modello 7B.

Per chi desiderasse approfondire segnalo due interessanti giornate di formazione (11.11.2016 e 18.11.2016), organizzate da Assointermediari Milano, che oltre a fornire una valida fonte di informazioni consente anche di avere le ore certificate ai fini dell'aggiornamento obbligatorio IVASS ad un costo irrisorio. Maggiori dettagli sul sito del Sindacato di Categoria http://www.assointermediari.it.

Veniamo ora alle nostre novità. Dopo quasi 5 anni dalla pubblicazione della Legge che rendeva obbligatoria l'assicurazione professionale per gli avvocati italiani (obbligo sospeso in attesa di un regolamento del Ministero della Giustizia) il regolamento è finalmente stato pubblicato il giorno 22.9.2016 . Ora dopo tanta attesa ci si attendeva un bellissimo regolamento degno del 2016 redatto dopo grandi studi e l'uso delle più moderne tecnologie, invece è uscito il solito riferimento a polizze RC Professionali obbligatorie come se tali polizze fossero non emesse a protezione del patrimonio dell'avvocato ma come se fossero fideiussioni bancarie a prima domanda a favore del cliente dell'avvocato. Infatti, sebbene manchi lo strumento legale perché il cliente dell'avvocato faccia azione risarcitoria direttamente all'assicuratore dell'avvocato, il Ministero della Giustizia “impone” che tali polizze non abbiano franchigie opponibili a terzi. Ma dico io se il terzo non può agire nei confronti degli Assicuratori questi non potranno certo opporre alcunché in quanto non esiste strumento. Ebbene il regolamento non sembra del 2016 ma di secoli fa e prosegue con retroattività illimitata (ma come se la Suprema Corte di Cassazione Italiana ha stabilito che la formula migliore per l'assicurazione RC sia la Loss Occurrence – che ovviamente non ha retroattività?) Comunque sapete cosa succederà? Il solito sistema all'Italiana, la polizza ha requisiti legali impossibili da gestire (pensate 10 anni di reclami tardivi e non annullabili neppure per sinistro). Insomma l'avvocato più che assicurarlo l'Impresa lo deve sposare e sperare che muoia prima che l'Impresa fallisca. Allora ci sarà il solito balletto all'Italiana, certo c'è la reclami tardivi di 10 anni che richiede il Ministero, ma tale patto si annulla se viene stipulata un'altra polizza. Quindi si adempie alla Legge e nello stesso tempo ci si può liberare dell'avvocato semplicemente offrendo un prezzo di rinnovo molto alto che non verrà accettato e l'unica consolazione sarà che una volta tanto a prendersela in saccoccia saranno gli avvocati italiani. Io sono molto scettico sull'argomento, penso che gli avvocati italiani siano una categoria molto difficile da assicurare in quanto la loro etica è spesso calpestata dalla triste fame per il denaro. E questo non solo a livello di singoli avvocati ma anche per quanto riguarda i consigli di disciplina che perdonano sempre i comportamenti antietici degli avvocati dando l'impressione di non volerli combattere. Allora con questi ingredienti e con l'aggiunta dell'arma letale di una sezione obbligatoria infortuni - ebbene si cosa c'entri con la RC Professionale non è dato sapersi - ma la polizza RC dell'Avvocato deve coprire anche gli infortuni dell'avvocato e dei collaboratori e soprattuto avere una bella diaria da inabilità temporanea) la polizza per avvocati diventa una polizza davvero preoccupante. Per fortuna non hanno chiesto le spese del dentista che hanno arricchito tanti dirigenti Italiani rovinando i rami malattie, ma le Imprese sappiano che se assicurano un avvocato con la nuova normativa non possono annullare il contratto e devono pagare per ogni giorno di inabilità dovuta ad infortunio. Va bene, noi in attesa di decidere se buttarci in questo affare o lasciarlo con piacere ad altri affamati di premi, abbiamo stabilito che i rinnovi delle RC Avvocati saranno effettuati per ora e fino alla presentazione del nuovo prodotto alle attuali condizioni (retroattività illimitata e massimali minimi di Euro 500.000,00) e con scadenza al 30.9.2017 (il provvedimento entra in vigore il 12.10.2017).

Le nostre polizze RC Professionali sono state tutte adeguate alla recente sentenza di Cassazione e quindi hanno ora tutte retroattività illimitata e massimali minimi a partire da Euro 500.000,00. Riteniamo infatti che un massimale inferiore ad Euro 500.000,00 sia considerabile un contratto inadeguato per un professionista e quindi non possiamo più venderlo visto che siamo sul Mercato da tanti decenni ed abbiamo il dovere ed il piacere di essere corretti verso i Clienti.

Nel frattempo oltre alle nostre polizze claims made con retro illimitata abbiamo aggiornato anche il nostro contratto RC Professionale per intermediari assicurativi (non legato al fatturato) in loss occurrence (con tre anni di sunset come previsto della normativa italiana) e stiamo lavorando ad un progetto di ulteriori soluzioni in loss occurence. Il tutto sempre con i migliori assicuratori del Mercato dei prestigiosi e solidissimi Lloyd's.

Nell'ambito della ristrutturazione dei prodotti abbiamo dismesso il contratto small office che prevedeva retroattività limitata e massimali insufficienti alle nuove esigenze normative. La dismissione di questo prodotto porterà a qualche ritocco dei premi per alcuni assicurati, tuttavia siamo convinti che sia meglio avere un buon contratto di assicurazione che un contratto super economico ma inadeguato alle moderne esigenze. Del resto anche nel campo della RC Professionale occorre capire che i costi per la gestione ed il pagamento dei sinistri sono molto elevati (noi curiamo direttamente da sempre la gestione dei sinistri e siamo fra i maggiori esperti in materia in Italia) e quindi deve far nascere sospetto un premio troppo basso o clausole bizzarre come la “Continuos Cover” dal nome inglese ma che esiste solo in Italia. Questa clausola bizzarra tende a voler perdonare dichiarazioni false o reticenti dell'assicurato a patto che il rinnovo sia effettuato con gli stessi assicuratori. La clausola è bizzarra perché da un lato autorizza gli assicurati ad effettuare dichiarazioni false o reticenti (in un paese normale un professionista che effettua una dichiarazione falsa o reticente dovrebbe subire sanzioni disciplinari, se non altro per rispetto alla maggioranza che non tiene simili illeciti comportamenti) e dall'altro impone che il contratto sia rinnovato con gli stessi assicuratori che ovviamente possono cambiare anche contro la volontà dell'assicurato. Ma poi questa clausola aiuta a livello legale? No perché mentre deroga alla dichiarazione in sede di rinnovo, perdonando l'omissione, non deroga al codice civile ed alla puntuale contestazione del sinistro che ne deriverà. Del resto io mai mi fiderei di un assicuratore che mi autorizza a dichiarare il falso, perché evidentemente il patto non ha alcun senso neppure in Italia. Tempo fa ho letto in un atto difensivo di un legale disperato che chiedeva alla Corte di non condannare gli assicuratori al pagamento dell'ingente risarcimento perché gli Assicuratori avevano percepito un premio davvero piccolo rispetto al capitale che ora dovevano pagare. Io se fossi il giudice non solo condannerei l'assicuratore ma gli sospenderei anche la licenza per manifesta incapacità. L'avvocato invece lo ho annotato sul taccuino e penso sia da proporre, ove già non lo sia, come super esperto del settore assicurativo. (o anche no!) :-)

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